Sono arrivata a contare i secondi prima dell' inizio dello spettacolo, l' ansia era alle stelle e lo stomaco che a pranzo si era chiuso, cominciava a parlare per me. Ritrovare gli amici mi ha fatto dimenticare per un attimo il nervosismo. In pochi minuti eravamo sul palco. Avevo appena chiuso il sipario, con la mano stretta sulla corda, abbiamo lanciato un "grido liberatorio" e ci siamo messi in posizione. Senza nemmeno accorgemene, ero già in scena. L' ansia di dimenticare le battute spariva mentre recitavo, e mentre dicevo il mio monologo sentivo di emozionarmi ed emozionare.
Il momento gratificante dell' applauso mi ha ripagata dalle ore di studio e prove. Senza dubbio, ricevere complimenti perfino da persone che non conoscevo mi ha davvero colpita. Quello che all' inizio per alcuni era nato come un obbligo, si è trasformato in un progetto che ci ha coinvolti tutti, ci ha fatto divertire e ci ha quasi fatto credere nell' impossibile, anche perchè abbiamo dovuto rincorrere il tempo per portare al termine questo lavoro.
Dopo le grandi emozioni di domenica, ora prendono spazio il ricordo e la nostalgia, nella consapevolezza di essere ormai all' ultimo anno... Ma il seme del cambiamento sta nell' evoluzione, per cui saluto questo corso con un sorriso, e guardando al futuro.
Saluti
Morgana (Signor G)